A quasi un mese dalla chiusura delle scuole


Canale, 14 marzo 2020

Cara prof.ssa *,
come va? Spero che lei stia bene, come sa già in questi giorni il coronavirus si sta diffondendo nel Nord Italia, ma non solo, questo virus è anche presente in molti altri Stati. Il Piemonte, a quanto pare, è zona gialla e speriamo che non diventi rossa, però sembra che questa probabilità sia molto vicina.
Molte attività sono state sospese (sportive, commerciali e didattiche). Quello che ci tocca più da vicino è proprio la chiusura delle scuole. Noi ragazzi, abituati ad avere le giornate interamente programmate, ci siamo trovati, dopo un primo entusiasmo per l’allungamento delle vacanze di carnevale, a disagio nel vivere interi giorni diversi dalla solita routine. La scuola oltre ad essere un luogo dove imparare nuove cose, arricchire la nostra cultura, ci permette di socializzare e divertirci con i nostri compagni.
Adesso, grazie alla tecnologia, ci sono delle piattaforme che ci permettono di rimanere in contatto da casa, riusciamo a fare “lezione” e fare i compiti, questo significa che neanche il coronavirus ci impedisce di imparare. Se prima il telefono lo usavamo per cose non molto importanti, come i social, ora lo usiamo con un fine didattico e siamo più consapevoli di cosa facciamo. Quindi ora il telefono, tablet e computer sono abbastanza fondamentali per imparare, in più ora possiamo tenerci informati anche sulla diffusione del virus e non per guardare i gossip di minore importanza, soprattutto in questo momento che bisogna collaborare e attenersi alle regole. Tutti insieme riusciremo a sconfiggere questo virus.
La situazione che si vive al di fuori delle case è molto preoccupante, però questo ci permette anche di dedicarci a molte cose che prima non facevamo o riscoprire momenti molto belli, per esempio una semplice partita a carte è già qualcosa che prima facevo ma non molto spesso oppure guardare un film tutti insieme alla sera.
Speriamo che questa quarantena riesca a rallentare in contagio al coronavirus, o meglio a fermarlo.
Buona giornata e speriamo di rivederci presto a scuola
                                                                                                                                                                     Martina - 2B

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